Cannabis in Corea del Nord

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Cannabis in Corea del Nord

Una breve storia sulla Cannabis in Corea del Nord che affronta la sua evoluzione, l'attuale consumo e le leggi oggi vigenti. A quanto pare, non tutto è condannabile in Corea del Nord.

Coreo del Nord

La Corea del Nord, politicamente definita come Repubblica Popolare Democratica di Corea, occupa la parte settentrionale della penisola coreana. Fu costituita nel 1948, dopo la seconda guerra mondiale, anche conosciuta come "Guerra Fredda". Da allora, il Paese fu governato dalla dinastia Kim, a cui appartiene anche l'attuale governatore, il Leader Supremo Kim Jong-Un, piuttosto famoso tra le celebrità di internet. La RPDC definisce se stessa uno Stato socialista autosufficiente, quando invece il mondo occidentale critica duramente questo modello di repubblica, considerandola una vera e propria dittatura totalitaria. Dal punto di vista del progresso e delle condizioni di vita dei cittadini, la Corea del Nord è indietro rispetto alla Corea del Sud, in quanto subisce pesanti sanzioni commerciali per la sua immutabile natura nel gestire la politica estera e locale.

Il mondo occidentale non conosce quasi nulla sulle possibili condizioni di vita di un cittadino nord-coreano. È uno Stato chiuso, con leggi e politiche estremamente riservate. Anche se è permesso visitare il Paese, le testimonianze e le informazioni date ai turisti non sono attendibili al 100%. La Corea del Nord viene visitata soprattutto attraverso viaggi turistici organizzati che, quasi sempre, delineano percorsi non sempre fedeli alle realtà del luogo, censurandole agli occhi di estranei. Considerando la quasi totale manipolazione e assenza di altre informazioni significative, in questo articolo ci baseremo sulle testimonianze diffuse e pubblicate in questi ultimi anni.

LA STORIA DELLA CANNABIS IN COREA

La pianta di Cannabis è da tempo presente su tutto il territorio della penisola coreana. Alcune prove confermano la sua diffusione anche nei Paesi limitrofi, riportate in registri commerciali tra Cina, Corea e Giappone. Le prove archeologiche emerse in Corea del Nord in epoca moderna sono piuttosto scarse, in quanto la natura stessa del governo non permette la diffusione di alcune informazioni e le sue risorse non contemplano quasi mai questi tipi di ricerche. Tuttavia, secondo alcuni storici, la canapa fu introdotta in Cina e Giappone già nel 5000 aC.

Diversi reperti archeologici, infatti, confermerebbero che nella penisola coreana veniva usata la Cannabis come materiale per fabbricare tessuti, pregiati quanto quelli prodotti dai bachi di seta. Trattandosi di una coltura adottata già al principio della civiltà agricola umana, nei millenni venne associata a diverse divinità. Magu, ad esempio, è una dea coreana della Cannabis associata alla cultura cinese, dove Ma significa Cannabis e gu significa donna. La pianta di Cannabis era molto apprezzata per la qualità della carta prodotta dalla sua cellulosa, successivamente sfruttata anche dalla cultura buddista.

CANAPA INDUSTRIALE

Nel 1960 la Corea del Nord era sotto il dominio di Kim Il-Sung, in un'epoca fortemente scossa da una grave crisi economica. Fu allora che venne istituita la fondazione per l'industria della canapa nel Paese. Le zone montuose settentrionali erano le più colpite dalla crisi e, al fine di raggiungere l'autosufficienza locale, si iniziarono ad imporre diverse leggi per definire regole più tolleranti nel settore agricolo. Ogni villaggio doveva coltivare almeno 300 ettari di colture come canapa, lino e sesamo. Inoltre, l'industrializzazione stava avanzando rapidamente e nuove piattaforme petrolifere iniziavano a comparire nei numerosi villaggi agricoli distribuiti sul territorio. Per quanto si possano dedurre le cause reali, le misure per portare avanti questi progetti non furono eseguite correttamente e, a causa anche di altri fattori naturali e politici, negli anni '90 crollò drasticamente la disponibilità di questa risorsa.

Oggi, la Corea del Nord coltiva grandi quantità di canapa, con un settore di prodotti derivati da questa pianta in rapido sviluppo. Le regioni settentrionali del Paese, confinanti con la Cina, dispongono di grandi aziende agricole che producono canapa, una spina dorsale dell'industria di tutto il Paese.

Anche se gli ultimi dati ufficiali posizionano la Corea del Nord al terzo posto tra i principali produttori di canapa nel mondo, preceduta (secondo rapporti non ufficiali) da Spagna e Cina, si tratta di un settore in rapida crescita. Se questi dati fossero attendibili, la Corea del Nord potrebbe presto essere il più grande produttore di canapa di tutto il mondo.

Secondo alcune notizie di recente pubblicazione, il governo della Corea del Nord sta facendo pressione sugli agricoltori delle zone più settentrionali, esigendo un contributo governativo di tre sacchi di canapa a persona, da destinare come risorsa per scopi militari. Queste azioni stanno, ancora una volta, dimostrando la natura totalitaria del regime nord-coreano, mettendo in discussione la reale quantità e qualità del settore della canapa.

Ma non dimentichiamoci che la canapa svolse un ruolo da mediatrice tra Corea del Nord e Corea del Sud. L'Azienda Tessile Andong Hemp della Corea del Sud e la Saebyol General Trading Company della Corea del Nord collaborarono insieme per creare la Pyongyang Andong Hemp Textiles, la prima azienda commerciale congiunta nord-sud che ha aperto i battenti nella capitale della Corea del Nord, un episodio che non si verificava dalla guerra di Corea (e dalla divisione tra Corea del Nord e Corea del Sud). Ricordiamoci che la società sta ancora subendo gravi perdite a causa delle sanzioni commerciali imposte alla Corea del Nord.

L'ATTUALE CONSUMO DI CANNABIS

Mentre la produzione di canapa è sempre più accettata dal mondo occidentale, quella di varietà di Cannabis ricche in THC è, nella maggior parte dei casi, disapprovata sia dai cittadini che dalle autorità.

È per questo che l'apparente presa di posizione sulla marijuana da parte della Corea del Nord potrebbe presto sorprenderci. Secondo le testimonianze di residenti, visitatori e ricercatori, la Corea del Nord non possiede alcuna legge contro la vendita ed il consumo di marijuana, reati apparentemente non punibili. Ci teniamo a ricordare che, essendo la Corea del Nord membro delle Nazioni Unite, dovrebbe invece disporre di leggi che vietino l'uso di tali sostanze.

Secondo alcune testimonianze raccolte da chi ha avuto la possibilità di visitare la grande Repubblica Popolare Democratica di Corea, acquistare Cannabis è molto facile e piuttosto economico. Inoltre, sembra che il consumo di Cannabis sia piuttosto tollerato, consentendo ai cittadini di fumare canne sia in locali chiusi che all'aperto. Ora, per quanto le abitudini di alcuni turisti non garantiscano l'assoluta legalità della Cannabis sul territorio coreano, affiora comunque una panoramica piuttosto interessante.

A quanto pare, la pianta di Cannabis è così diffusa in Corea del Nord che cresce spontaneamente in natura su quasi tutto il territorio. Vale la pena notare che queste varietà di Cannabis sono, quasi sicuramente, piante di canapa, ampiamente diffuse nelle regioni periferiche. Ciò viene ulteriormente appoggiato dalle testimonianze di chi ha provato erba in Corea del Nord, dagli effetti molto leggeri, se non addirittura nulli. Potrebbe quindi trattarsi di erba con basse concentrazioni di THC, probabilmente inferiori all'1% (percentuali associate alla canapa).

Alcuni sostengono che oltre ad essere coltivata in numerose aziende agricole e ad aver mostrato una crescita esponenziale, la Cannabis viene anche coltivata nei giardini urbani. La varietà di Cannabis conosciuta come “yoksam” è consumata dai nordcoreani come sostituto del tabacco (più caro), soprattutto dalle classi operaie. Si narra che la “yoksam” sia ampiamente usata per rilassarsi dopo una lunga giornata di lavoro, alleviando dolori muscolari e altri disturbi similari. Ciò si discosterebbe notevolmente dagli effetti associati alla pianta di canapa, il che suggerirebbe che si stanno coltivando anche altre varietà di Cannabis.

Alla fine dei conti, perché dovremmo sorprenderci così tanto dal fatto che la Corea del Nord sta sfruttando le colture di Cannabis? Lo stigma che circonda la Cannabis nella società occidentale ha radici culturali, seppure rafforzate dalle leggi proibizioniste. Una cosa è certa: sono gli interessi finanziari ed i regimi governativi a forgiare le leggi e, in alcuni casi, le opinioni dei cittadini (situazioni verificatesi in diverse occasioni nella più recente storia della Cannabis). Per quanto il popolo nordcoreano sia stato manipolato da un regime totalitario negli ultimi 70 anni, il mondo occidentale potrebbe essere rimasto abbagliato dagli stessi principi infondati per quanto riguarda l'uso della Cannabis?