Lo Status Giuridico del CBD in Tutto il Mondo
Published :
Dec 4, 2018
Categories :
Marijuana Medica
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Dal momento che sta ottenendo sempre più successo, molti potrebbero pensare che il Cannabidiolo (CBD) possa essere acquistato legalmente in ogni parte del mondo. Su internet esiste un vastissimo assortimento, e la merce ordinata può arrivare a casa vostra senza alcun problema. Ma ciò non significa che il CBD possa essere prodotto, acquistato e distribuito legalmente in ogni sua forma.
IL CBD È UGUALE ALLA GANJA?
Il CBD è una sostanza chimica prodotta dalla pianta di cannabis sativa.
Le molecole della cannabis vengono chiamate "cannabinoidi". Tuttavia, la pianta e le sostanze chimiche in essa contenute non sono la stessa cosa. Il CBD può essere isolato dalla cannabis, ma non si può avere della cannabis senza CBD.
Il cannabidiolo è uno dei tanti cannabinoidi prodotti dalla pianta di cannabis. Esso però si distingue dagli altri, e soprattutto dal celebre THC, perché non provoca effetti psicoattivi. Pertanto, non genera lo "sballo" tipicamente associato all'uso di marijuana. In realtà, il CBD racchiude molte altre potenzialità in ambito terapeutico e farmaceutico.
COSA SONO L'OLIO DI CANNABIS E L'OLIO DI CBD?
L'olio di cannabis viene ottenuto separando le resine dal resto della pianta, attraverso un processo di estrazione con solventi. Il risultato è una soluzione liquida, che racchiude tutti gli effetti della pianta. Dopo aver estratto l'olio, come residuo restano solo fibre vegetali, prive di composti attivi. L'olio di cannabis è il metodo più puro e potente per fumare cannabis. Con esso è anche possibile realizzare capsule, dolcetti, e persino tè.
L'olio di CBD è sostanzialmente la stessa cosa, ma in questo caso tutti gli altri cannabinoidi, eccetto il CBD, vengono rimossi.
Ovviamente, non può esistere un prodotto contenente CBD al 100%, ma la maggior parte raggiunge una purezza del 99%.
Per questo motivo il CBD rappresenta un'alternativa concreta per chi consuma cannabis a scopo terapeutico. Fumare uno spinello per curarsi può essere una scelta controversa, soprattutto se il paziente è minorenne o molto anziano. E ancora di più se è presente anche il THC. Ma oggi è possibile isolare la molecola di CBD e somministrarla in modo sicuro ai pazienti.
Scopriamo dunque in che modo il cannabidiolo può essere utile a queste persone.
QUALI SONO GLI IMPIEGHI TERAPEUTICI DEL CBD?
La pianta di cannabis contiene dozzine di cannabinoidi, ma il CBD è l'unico ad avere il maggior numero di applicazioni terapeutiche.
Sembra incredibile che il Cannabidiolo possa essere utile in così tante circostanze diverse, ma ciò che vi stiamo per elencare è vero.
Uno dei principali vantaggi offerti dal CBD è l'azione anti-infiammatoria e analgesica. Nel 2017 sono state emesse quasi 200 milioni di prescrizioni mediche per farmaci oppiacei soltanto negli Stati Uniti. Ovvero, un numero enorme di persone ha rischiato la propria vita per ottenere sollievo dal dolore. Ciascuna di quelle prescrizioni, o quasi, avrebbe potuto essere rimpiazzata dal CBD.
Il CBD è una sostanza molto più sicura, non genera dipendenza ed il rischio di overdose è nullo.
Il CBD è molto efficace anche nella gestione dell'epilessia. Le convulsioni iniziano quando si verificano fluttuazioni nell'attività elettrica nel cervello. Il CBD può contribuire a calmare l'attività cerebrale, riducendo il numero di attacchi epilettici. Il New England Journal of Medicine ha esaminato l'azione del CBD sui soggetti affetti da sindrome di Dravet (una rara forma di epilessia). Lo studio ha evidenziato che le convulsioni sono diminuite di quasi il 40%.
In quanto fumatori di ganja, probabilmente ci sarà già capitato di sentire o leggere affermazioni come: "la cannabis cura il cancro!" .
Beh, forse non è esattamente vero, ma il CBD può aiutare a gestire la malattia. Un articolo pubblicato dal British Journal of Clinical Pharmacology sostiene che il Cannabidiolo può essere impiegato per rallentare e talvolta persino interrompere lo sviluppo della malattia, e per favorire la distruzione delle cellule tumorali.
Per finire, il CBD può avere effetti positivi su ansia e stress. La New York University School of Medicine ha studiato il CBD e la sua efficacia nel trattamento del disturbo d'ansia.
Dopo alcuni test clinici, i risultati sono stati estremamente positivi.
Gli scienziati affermano che "...le prove conclusive dimostrano l'efficacia del CBD nel ridurre i comportamenti ansiosi legati a vari disturbi, tra cui disturbo post-traumatico da stress, disturbo d'ansia generalizzato, attacchi di panico, disturbo ossessivo-compulsivo, e disordine affettivo stagionale..."
DIFFERENZE TRA CANNABIS E CANAPA
Dopo quasi 100 anni di disinformazione sulla cannabis, molte persone non conoscono la differenza tra marijuana e canapa.
Soltanto perché hanno un aspetto simile non significa che siano lo stesso tipo di pianta. Scopriamo le loro differenze.
La cannabis non è una pianta, ma piuttosto rappresenta una famiglia di piante. Qualcuno resterà incredulo da questa notizia, ma cannabis e marijuana non sono la stessa cosa. La marijuana è semplicemente un tipo di cannabis. Esistono due gruppi di cannabis, di cui probabilmente avrete già sentito parlare: Indica e Sativa (da non confondere con i tipi di varietà. Questi sono diversi).
Canapa e marijuana fanno parte della famiglia Sativa. Per questo motivo hanno parecchi aspetti in comune, ma ad un occhio esperto risultano totalmente diverse.
La canapa sviluppa foglie molto sottili, e rami meno fitti rispetto alla marijuana. Se vi è capitato di osservare una pianta di canapa scambiandola per marijuana, forse avrete pensato che fosse denutrita o poco curata. La differenza principale però non è nell'aspetto esteriore delle piante, ma nelle sostanze chimiche che contengono.
Il THC è la molecola più presente nella marijuana, che invece nella canapa non supera lo 0,3%.
La canapa non può quindi essere usata per scopi ricreativi, ma contiene una dose di CBD sufficiente per l'uso terapeutico.
Per il semplice fatto che la canapa esiste in natura, molte persone in tutto il mondo hanno accesso al CBD. Se il cannabidiolo fosse reperibile solo attraverso la marijuana, l'universo del CBD terapeutico sarebbe diverso, o forse estinto.
MA ALLORA, IL CBD È LEGALE DOVE VIVO? - CBD NEGLI STATI UNITI
Ci auguriamo che ora abbiate compreso con chiarezza cos'è il CBD, perché viene utilizzato e come viene ottenuto. Procediamo dunque all'esplorazione della complessa macchina legislativa che regola il CBD.
Iniziamo con una delle nazioni più difficili: gli Stati Uniti d'America.
In alcuni Stati degli USA potete essere condannati per il semplice possesso di un grammo di marijuana. In altri Stati invece è possibile acquistare Kg di concentrati con THC al 99%.
In queste aree la cannabis è stata legalizzata per l'uso medico e per quello ricreativo, pertanto anche il CBD è legale.
In seguito ci occuperemo delle leggi a livello federale.
Nel 2018, la FDA ha approvato il primo farmaco derivante dalla marijuana, progettato per trattare due gravi forme di epilessia infantile.
Ma la DEA (agenzia antidroga statunitense) non la pensa allo stesso modo. Sul piano federale, i prodotti contenenti CBD sono utilizzabili solo in determinate situazioni. Per essere considerato legale, il cannabidiolo deve essere estratto da canapa con livelli di THC inferiori allo 0,3%.
Fin qui sembra tutto piuttosto ragionevole, ma poi il Farm Bill del 2014 ha specificato quali forme di Canapa fosse consentito coltivare.
Negli Stati Uniti è possibile coltivare canapa esclusivamente attraverso un progetto pilota statale, o per ricerche accademiche.
Considerando i livelli di popolarità raggiunti dal CBD negli ultimi anni, possiamo supporre che non tutti i prodotti disponibili in commercio siano stati realizzati secondo le direttive del Farm Bill del 2014.
Dunque, non dobbiamo necessariamente domandarci se il CBD è legale o no, perché le leggi federali variano a seconda dello Stato. La legalità del prodotto finale dipende dal tipo di pianta da cui è stato ottenuto, e da come essa è stata coltivata.
MA ALLORA, IL CBD È LEGALE DOVE VIVO? - IL CBD NEL MONDO
Il CBD è una scoperta piuttosto recente, pertanto molte nazioni non hanno ancora emanato leggi specifiche per regolamentarlo.
Nella maggior parte dei Paesi, il Cannabidiolo viene venduto semplicemente perché non è esplicitamente illegale. Ma ciò non significa che sia legale. In altre regioni la cannabis è stata depenalizzata, ed ora è illegale venderla, ma non consumarla.
Pertanto, dopo averla ordinata online ed averla ricevuta direttamente a casa vostra, potete utilizzarla senza problemi.
Se vivete in Asia, probabilmente avrete difficoltà a trovare il CBD in un negozio. La cannabis è stata depenalizzata in Iran e Russia, quindi potete provare ad ordinarla online. Se il vostro pacco viene fermato alla dogana, evitate di reclamarlo, così non dovrete fornire spiegazioni. Ma, se arriva a destinazione, potete usarla liberamente.
Questa normativa è in vigore anche in varie nazioni del Sud America.
Solo in Bolivia, Paraguay, Ecuador e pochi altri Paesi, il possesso è ancora considerato un reato.
In Europa, molte nazioni hanno legalizzato la cannabis per uso terapeutico. Solo la Francia, e altri Stati dell'Est europa devono ancora aggiornare le proprie normative.
Svolgete sempre le dovute ricerche sulle leggi in vigore nel vostro Paese. Anche nelle nazioni in cui la cannabis è stata depenalizzata, la polizia può abusare del proprio potere e sottoporvi a procedure giudiziarie.
Purtroppo, se vivete in Africa, vi conviene stare lontani dal CBD, almeno per il momento. Le informazioni relative alle leggi sulla cannabis sono molto scarse in questo continente, quindi evitate di ordinarla online.
Se riuscite a reperirla localmente, chiedete consiglio alla gente del posto, ma non fidatevi troppo.
Tutto ciò vale anche per chi vive in Australia. Alcuni Stati hanno depenalizzato la cannabis, e lo Stato di Victoria ha legalizzato la cannabis terapeutica. Ma a livello nazionale il CBD è ancora illegale, quindi siate prudenti.