Quali Sono le Cause di Stress in una Pianta di Cannabis?

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Categories : Coltivazione di cannabis

Quali Sono le Cause di Stress in una Pianta di Cannabis?

Le cause di stress in una pianta di Cannabis possono essere diverse. Alcune nuocciono gravemente alla salute delle piante, mentre altre si possono rivelare benefiche.

Lo stress biologico è la risposta da parte di un organismo ad un fattore stressante (ad esempio, le condizioni ambientali) o, in altre parole, la strategia con cui un corpo reagisce ad uno stimolo avverso. Come tutti gli organismi viventi, le piante di marijuana possono essere sottomesse a diverse forme di stress. Queste possono essere abiotiche (associate a fattori non viventi, come calore, ecc.) e biotiche (associate a fattori viventi). Lo stress, inoltre, può essere benefico o dannoso per il normale funzionamento e benessere dell'organismo.

Il più delle volte, si usa il termine stress per indicare situazioni sfavorevoli alla vita dell'essere vivente, ignorando il fatto che alcune forme di stress possono invece essere benefiche per la sua sopravvivenza.

Lo stress della Cannabis è prevalentemente causato da squilibri chimici che, a loro volta, influiscono sul normale funzionamento della pianta. L'omeostasi è un concetto biologico strettamente connesso allo stress. Si tratta di un processo naturale che permette di mantenere stabili determinati equilibri biochimici, dove il punto omeostatico è il parametro che consente ad un organismo di vivere in condizioni ottimali. Ciò significa che lo stress può essere visto come la risposta ad uno stimolo che costringe un organismo a variare i propri equilibri e processi funzionali.

In conclusione, la Cannabis, come la maggior parte degli organismi viventi, ama vivere in un ambiente bilanciato. Tutti i coltivatori dovrebbero conoscere le possibili cause di stress, per poterle prevenire e trattare, ottenendo così piante sane e forti (condizione di omeostasi).

STRESS IDRICO

Quando si tratta di acqua, il problema più frequente nella coltivazione della Cannabis è l'eccesso o la carenza d'acqua. La Cannabis ha bisogno di determinate quantità d'acqua per poter crescere correttamente. Ciò, però, dipende da diversi fattori, come la fase di sviluppo della pianta e l'ambiente colturale in cui sta crescendo.

Le irrigazioni troppo abbondanti sono uno dei principali problemi tra i coltivatori principianti e il marciume radicale, da esse causato, può essere un problema di difficile soluzione. Anche la siccità provoca stress e le piante possono appassire, seccare e morire. Tuttavia, in quest'ultimo caso, l'impatto è reversibile, in quanto le piante possono riprendersi con una semplice innaffiata. I sintomi di queste forme di stress sono l'avvizzimento e la caduta delle foglie. Cercate sempre di mantenere il substrato colturale né troppo umido né troppo secco.

Un altro problema legato all'acqua può essere il suo contenuto in elementi e minerali. Fate sempre attenzione all'acqua che usate nelle vostre coltivazioni. Vi consigliamo di eseguire gli opportuni test sull'acqua, in modo da individuare gli eventuali elementi dannosi per le piante di Cannabis.

STRESS DA CONCIMAZIONE

Come accade per l'acqua, anche un eccesso o una carenza di sostanze nutritive può causare stress alle piante di Cannabis, generando squilibri nei composti minerali che potrebbero impedire alle piante di crescere correttamente. Le piante più vecchie hanno bisogno di meno concimi rispetto a quelle più giovani e hanno maggiori probabilità di mostrare qualche segno di stress legato alla fertilizzazione. I segni più evidenti di uno stress da concimazione sono i colori delle foglie, che possono volgere al giallo, scolorendo, crescendo in modo stentato, mostrando macchie superficiali ed accartocciandosi. Con il termine "bruciatura da fertilizzante" si indica l'eccesso di sostanze nutritive nel substrato, espresso con "bruciature" ed ingiallimenti fogliari. La soluzione più comune per trattare una bruciatura da fertilizzanti è il "risciacquo" del substrato colturale, facendo passare al suo interno una grande quantità d'acqua con pH bilanciato.

STRESS DA LIVELLI DI PH

Il pH è una scala di misura usata per determinare scientificamente se una sostanza è basica o acida. Questa scala comprende valori che vanno da 1 a 14. L'acqua pura è neutra, non è né acida né basica ed ha una valore di pH uguale a 7. Tutto ciò che risulta superiore a 7 viene considerato basico, mentre al di sotto viene considerato acido.

Il pH agisce direttamente sulla capacità di assimilazione delle sostanze nutritive di una pianta. Una soluzione acida o basica ostacola e interrompe l'assorbimento delle sostanze nutritive. Molti coltivatori trascurano questo importante parametro e interpretano uno stress da pH come una carenza di sostanze nutritive. Ciò potrebbe spingere i meno esperti ad aumentare l'apporto di fertilizzanti, causando problemi ancora più gravi. Per cui, se dovessero apparire segni di carenza nella vostra coltivazione, assicuratevi di controllare i livelli di pH prima di procedere alla concimazione. Conoscendo e controllando costantemente il pH del substrato di coltura riuscirete a soddisfare pienamente le esigenze delle vostre piante, facendole crescere sane e forti.

Nella coltivazione della Cannabis, il pH ideale rientra tra i valori 6,5 e 7,0. Controllare i livelli di pH è molto semplice, dato che l'unica cosa che serve è un lettore elettronico di pH. Si possono trovare a buon mercato e sono molto facili da usare. È sufficiente immergere la sonda nel substrato ed aspettare la lettura del pH. Intervenire sui livelli di pH è altrettanto facile. Basta acquistare prodotti specificamente formulati per alzare ed abbassare il pH ed aggiungerli nell'acqua d'irrigazione. Uno dei modi più naturali per controllare il pH è aggiungendo calce dolomitica (con pH neutro) nel terreno.

pH

STRESS DA ILLUMINAZIONE

La Cannabis, come tutte le piante, richiede un determinato ciclo di luce per svilupparsi correttamente. Nella fase vegetativa, una pianta di Cannabis ha bisogno di 18 ore di luce; mentre in quella di fioritura, richiede un ciclo di luce 12/12.

La coerenza è la chiave per riprodurre un ciclo di luce il più fedele possibile alla natura. Ciò significa che i tempi devono essere minuziosamente controllati da inizio a fine. Le piante di Cannabis sono molto sensibili alle variazioni di luce, grazie alle quali innescano importanti cambiamenti con il passare delle stagioni. Quando si passa da 18 ore di luce a 12, le piante vengono stimolate ad interrompere la loro crescita vegetale per passare a quella di fioritura.

È molto importante che i cicli di oscurità non vengano mai interrotti, dato che anche il più fievole raggio di luce potrebbe bloccare la fase di fioritura delle piante, stimolandole a riprendere nuovamente la crescita vegetativa (influenzando negativamente sia la crescita che le rese). Anche il più esile spiraglio di luce può causare stress ad una pianta durante il suo ciclo di oscurità.

STRESS DA DANNI AI TESSUTI

Le piante sono piuttosto brave a gestirsi da sole i danni di lieve entità causati ai tessuti, soprattutto quando il loro stato di salute è ottimale. Riusciranno presto a riprendere le forze per crescere, addirittura con maggiore vigore. Tuttavia, un danno maggiore o lieve, ma continuato, ai tessuti può avere effetti negativi e causare un forte stress, che spingerà la pianta a dedicare le proprie energie alla cura delle ferite e non alla crescita.

STRESS A LIVELLO RADICALE

Le radici sono le fondamenta di una pianta, lo strumento indispensabile per assorbire sostanze nutritive ed ossigeno. Si tratta dell'organo più importante di una pianta, grazie al quale riesce a svolgere le sue funzioni e a crescere forte e sana. Le condizioni di salute di un apparato radicale influiscono direttamente sulla salute generale e sulla crescita di una pianta. Nelle radici possono essere sottomesse a danni luminosi, fisici, chimici, batterici e da muffa. Dovreste sempre cercare di mantenere la zona delle radici alla temperatura dell'ambiente colturale circostante.

È molto importante creare un ambiente stabile per le radici, dove possano accedere facilmente alla giusta quantità di acqua, ossigeno e sostanze nutritive. Come accennato in precedenza, un substrato con pH bilanciato è fondamentale per il corretto assorbimento dei fertilizzanti.

STRESS AMBIENTALE

Come regola generale, la zona di coltivazione deve risultare confortevole e comoda per il coltivatore. In questo modo anche le piante otterranno alcuni benefici. Eventuali condizioni ambientali estreme, come temperature troppo calde o troppo fredde, umidità elevata e altre ancora, influenzeranno negativamente le vostre piante, causando stress. Le temperature devono essere mantenute ad un livello ottimale durante tutta la fase di crescita, introducendo un flusso d'aria compatibile con l'area adibita alla coltivazione. Anche l'umidità può avere un forte impatto sulle piante e non dovrebbe mai essere né troppo alta né troppo bassa.

Cambiamenti repentini ed estremi dell'ambiente colturale possono interrompere la crescita delle piante o causare danni ancora più gravi. Fate quindi molta attenzione alle condizioni ambientali in cui coltivate.

STRESS BENEFICO

Esistono alcuni tipi di stress benefici che possono migliorare la crescita delle piante, oltre alla loro salute e alla loro produttività. Ad esempio, utilizzando un ventilatore oscillante durante la fase di crescita vegetativa la pianta viene costantemente mossa e, quindi, stimolata ad irrobustire il proprio fusto.

Un altro esempio di stress benefico sono le tecniche colturali che danno forma alle piante. Dare forma ad una pianta è un processo che consente di gestire la crescita utilizzando diversi tipi di stimolazione esterna, applicati per controllare le sue dimensioni e il suo sviluppo. Le piante possono essere manipolate in diversi modi, attraverso il Low Stress Training, la cimatura, il Super-Cropping ecc...

Anche se può sembrare una cattiva idea, abbassare le temperature dell'ambiente colturale può avere effetti positivi sulle piante di Cannabis (se fatto correttamente). Una sequenza di giorni caldi e notti fredde durante le ultime settimane di fioritura, imita il ciclo naturale di sviluppo delle piante di Cannabis, aiutandole a produrre più resina e colori più variopinti.

L'IMPORTANZA DELL'EQUILIBRIO

La Cannabis è una specie vegetale molto robusta e resistente, molto più facile da coltivare di quanto la maggior parte della gente possa pensare. Lo stress occasionale di una pianta non dev'essere motivo di preoccupazioni, ma, se dovesse essere forte o continuato, potrebbero sorgere seri problemi di crescita.

L'equilibrio è la chiave. Le piante devono mantenere sempre un certo stato di omeostasi, un vero e proprio equilibrio biochimico essenziale per vivere in modo ottimale. I coltivatori devono comprendere che la soluzione alla maggior parte dei problemi legati allo stress si riduce ad una questione di equilibrio. Conoscendo la giusta quantità d'acqua, di sostanze nutritive e di luce, riuscirete a coltivare adeguatamente le vostre piante di Cannabis. In un ambiente colturale come questo, una pianta non avrà alcun problema a crescere e a fiorire, mostrando tutto il suo potenziale.