L'Ascesa della Cannabis Segnala il Declino dell'Alcol?

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L'Ascesa della Cannabis Segnala il Declino dell'Alcol?

Si stanno investendo miliardi nel cannabusiness, con l'aspettativa di un settore sempre più florido. Nei Paesi dov'è stata legalizzata la cannabis si sono già viste alcune conseguenze sull'industria degli alcolici. Come reagirà il settore dell'alcol per competere con l'entusiasmo di un mercato della cannabis legale?

Il numero di Paesi in movimento verso la legalizzazione della cannabis è in costante aumento in tutto il mondo. Ciò ha aperto enormi opportunità per il "cannabusiness" globale. Si è appena insidiata un'industria specializzata nella produzione di cannabis per l'uso terapeutico e ricreativo. Ogni aspetto di questo settore, dal seme al punto di vendita, ha un grande potenziale nella creazione di nuovi posti di lavoro. Nonostante la finanza internazionale lo consideri ancora una zona grigia dal punto di vista giuridico, stanno già affluendo miliardi di investimenti. La maggior parte delle transizioni del settore sono state finora fatte tramite contanti o criptovaluta.

Tuttavia, l'entusiasmo verso questa industria sta crescendo. Il Canada legalizzerà la cannabis entro fine anno e potrebbe diventare la prima tessera di un domino con una reazione a catena che potrebbe spingere altri Paesi a legittimare il commercio della cannabis. Se la popolarità della marijuana dovesse crescere come previsto, l'industria degli alcolici si troverà per la prima volta di fronte ad un importante concorrente. Molti dei benefici sociali delle bevande alcoliche possono essere ottenuti dalla cannabis, con molti meno rischi per la salute. In quanto tale, i consumatori potrebbero iniziare a preferire la marijuana agli alcolici. Diamo un'occhiata a se e come il settore dell'alcol potrà reagire a questa situazione.

PERCHÉ DOVREMMO PREFERIRE LA CANNABIS AGLI ALCOLICI?

Trovare il giusto appiglio per aprire il dibattito di quanto sia più sana la cannabis rispetto all'alcol non è facile. Se dovessimo parlare di malattie legate al consumo di alcol, ce ne sarebbero fin troppe da elencare. La cannabis, invece, offre benefici terapeutici potenzialmente efficaci anche in un contesto più generale. La marijuana viene spesso usata per trattare nausea, ansia, tensioni muscolari e problemi del sonno. Questa pianta può provocare le sensazioni più diverse in una persona. L'alcol tende ad agire come un depressivo, aggravando in alcuni casi i sintomi della depressione. Inoltre, amplifica l'aggressività, la goffaggine e la propensione a prendere decisioni impulsive (a differenza dei consumatori di cannabis che tendono ad essere molto più cauti quando ne fanno uso). Gli effetti della marijuana potrebbero invece rendervi più impulsivi nelle vostre scelte alimentari, nel tentativo di placare un'insaziabile fame chimica, ma il suo consumo non comporterà un maggiore apporto di calorie (a differenza dell'alcol).

In un contesto ricreativo, alcolici e cannabis vengono spesso usati insieme, nonostante non sia raccomandato dal punto di vista medico. La maggior parte delle giurisdizioni che consentono una qualche forma di commercio di cannabis non permettono la vendita di marijuana e alcolici nello stesso luogo. Questa divisione del mercato rafforza la distinzione nella mente dei consumatori. Dal momento che non è salutare mescolare queste due sostanze, e il reddito disponibile può variare enormemente, i consumatori potrebbero presto orientarsi solo sull'alcol o solo sulla cannabis. E se la nostra società continuerà ad avere cura della propria salute, con un mercato legale della cannabis il numero di persone propense ad usare esclusivamente questa pianta potrebbe aumentare.

PERCHÉ LA CANNABIS DOVREBBE SCONVOLGERE IL SETTORE DEGLI ALCOLICI?

Paradossalmente, le persone con maggiore potere d'acquisto sono state una vera benedizione nelle fasi iniziali del settore cannabico. Ovviamente, la marijuana continua ad attirare le giovani generazioni, ma i principali consumatori di cannabis negli Stati Uniti sono i lavoratori quarantenni con una certa stabilità economica (almeno secondo una ricerca redatta dalla BDS Analytics). Si tratta ovviamente di una notizia particolarmente negativa per l'industria degli alcolici, in quanto le persone di 40 anni sono anche quelle più inclini a consumare vino. Se questa parte della clientela dovesse iniziare ad optare per la cannabis, si creerà una spaccatura in un mercato chiave per il settore delle bevande alcoliche.

Il Canada sarà il prossimo Paese a mostrare come l'industria dell'alcol può essere influenzata dalla completa legalizzazione della cannabis. La banca canadese CIBC prevede già che nel 2020 il settore canadese della cannabis raggiungerà un valore di 6,5 miliardi di dollari. Se pensiamo che nel 2017 i canadesi hanno speso circa 5,1 miliardi di dollari in alcolici, in un breve lasso di tempo la cannabis potrebbe frenare le vendite di bevande alcoliche. Nei prossimi anni, la novità della cannabis darà sufficiente spazio all'innovazione. Tutti abbiamo una certa familiarità con l'alcol, per cui il suo predominio nel mercato inizierà a calare una volta che la cannabis diverrà un'alternativa accessibile a tutti.

Se poi volessimo analizzare anche i dati relativi all'uso della cannabis a fini terapeutici, vedremmo che la vendita di alcolici tende a subire duri colpi laddove vengono approvate riforme per legalizzare la marijuana. Alcuni ricercatori dell'Università del Connecticut e dell'Università Statale della Georgia hanno analizzato i dati relativi agli Stati degli USA dove fu legalizzata la cannabis a fini terapeutici tra il 2006 e il 2015. Dai risultati è emerso che le vendite di alcolici crollarono del 13% nelle contee analizzate. Per cui, le ricadute in un Paese dov'è stato legalizzato l'uso di cannabis a fini ricreativi potrebbero essere maggiori? Questo è un rischio che l'industria dell'alcol dovrà presto affrontare.

Cannabis for adults

COMPETIZIONE O COLLABORAZIONE?

Sembra quindi inevitabile che la cannabis farà perdere quote di mercato alle bevande alcoliche. Se sempre più persone preferiscono la cannabis è semplicemente dovuto ai loro gusti personali. Nessuna strategia di marketing riuscirà a riacquistare la fiducia di una persona stanca degli effetti negativi dell'alcol sulla salute. Tuttavia, permarrà sempre una sovrapposizione tra i due mercati e, molto probabilmente, il settore dell'alcol riuscirà ugualmente a conservare la propria clientela. Adottare quindi strategie più intelligenti, rinunciando a competere con l'industria della cannabis, potrebbe essere uno sforzo positivo per avviare una sincera collaborazione. Questo sarebbe un cambio di direzione da parte di tutti i lobbisti del settore degli alcolici contrari alla legalizzazione della cannabis e mostrerebbe fino a che punto la società è disposta a cambiare il proprio atteggiamento nei confronti della cannabis.

The Wine and Spirits Wholesalers of America (WSWA) ha già annunciato il suo sostegno per la cannabis legale. Le aziende da lei rappresentate riforniscono oltre l'80% del mercato all'ingrosso di alcolici in America. Di recente, ha invitato il governo federale a riconoscere il diritto degli Stati a regolarizzare la cannabis. Questa dimostrazione di forte sostegno viene superata dalle grandi aziende canadesi produttrici di bevande alcoliche, oggi coinvolte nel fiorente mercato nazionale della cannabis. Compagnie come Molson, Coors e Corona stanno oggi investendo sui coltivatori di cannabis. Nel frattempo, la scena mondiale della birra artigianale sta assistendo ad un forte aumento nelle vendite di birra a base di cannabis. Progetti di questo tipo spingono l'industria della cannabis e dell'alcol a collaborare insieme. Negli anni a venire vedremo molte altre collaborazioni di questo tipo.