Identificare e Trattare le Carenze di Fosforo della Cannabis

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Categories : Coltivazione di cannabis

Identificare e Trattare le Carenze di Fosforo della Cannabis

Il fosforo (P) appartiene ad un gruppo di tre importanti minerali, essenziali per il corretto sviluppo delle piante. La cannabis richiede il fosforo in ogni sua fase di crescita. Sebbene quasi tutti i fertilizzanti per cannabis ne contengono in abbondanza, le carenze di fosforo sono possibili. Scopri cosa sono e come trattarle.

Il fosforo (P), insieme all'azoto (N) e al potassio (K), è una delle tre sostanze nutritive essenziali per le piante. La cannabis richiede il fosforo in tutte le sue fasi di sviluppo, durante la fase vegetativa ma soprattutto durante quella di fioritura. Una carenza di fosforo si manifesta quando una pianta non riceve un apporto adeguato di questo elemento per crescere correttamente.

QUALI SONO I SEGNALI D'AVVERTIMENTO DI UNA CARENZA DI FOSFORO

Una carenza di fosforo tende inizialmente a manifestarsi sulle foglie più grandi e vecchie delle parti più basse della pianta. I sintomi sono caratterizzati da una clorosi delle foglie, che passano dal verde scuro al giallo e, in molti casi, tendono a ricoprirsi di macchie marroni e bluastre. Quando la carenza di fosforo è in uno stadio ormai avanzato, le foglie appassiscono e diventano dure, friabili e secche, sviluppando macchie scure con un aspetto lucido. A seconda della varietà, una carenza di fosforo può causare danni anche al fusto, rendendolo rossastro e violaceo.

FOSFORO: UN ELEMENTO MOBILE ALL'INTERNO DELLE PIANTE

Il fosforo, come azoto, potassio e magnesio, appartiene al gruppo di sostanze nutritive mobili all'interno delle piante. Questi elementi sono chiamati mobili perché una volta entrati nel flusso linfatico delle piante possono essere trasportati nelle parti vegetali in cui è richiesta la loro azione. Le piante di cannabis hanno la tendenza a prelevare queste sostanze nutritive dalle foglie più vecchie e a trasportarle verso i nuovi germogli apicali. È per questo che i primi segnali d'avvertimento sono soprattutto visibili sulle foglie più basse e vecchie. Man mano che la carenza di fosforo avanza, i sintomi salgono anche verso le parti più alte delle piante.

La cannabis richiede un costante apporto di fosforo in tutte le sue fasi di sviluppo, ma la sua presenza è importante soprattutto durante la fioritura, in quanto stimola la produzione delle infiorescenze. Il fosforo svolge un ruolo essenziale anche nella fotosintesi e nella crescita delle piante in generale.

Non tutte le varietà di cannabis hanno gli stessi requisiti nutrizionali e questo accade anche per il fosforo. Ciò significa che durante la fase di crescita vegetativa, quando si apporta la stessa quantità di sostanze nutritive a tutte le piante, alcune particolari varietà potrebbero mostrare i sintomi di una carenza, mentre altre potrebbero non esserne minimamente influenzate.

LA CARENZA DI FOSFORO PUÒ MANIFESTARSI ANCHE CONCIMANDO LE PIANTE?

Quasi tutti i fertilizzanti per cannabis venduti in commercio, soprattutto quelli formulati per la fioritura, sono particolarmente ricchi in fosforo. Se concimando le piante seguendo il dosaggio consigliato sull'etichetta del fertilizzante dovesse verificarsi una carenza di fosforo, i problemi ad esso associati saranno quasi sicuramente dovuti ad altri fattori.

In quest'ultimo caso, la causa scatenante potrebbe essere lo squilibrio nei livelli di pH dell'acqua, delle soluzioni concimanti e/o del substrato colturale usati. Quando il pH non viene mantenuto su livelli adeguati, il fosforo non è più assimilabile dalle piante, per quanto presente nel substrato.

carenza di fosforo cannabis

COME AFFRONTARE UNA CARENZA DI FOSFORO IN UNA COLTURA DI CANNABIS?

IL PH PUÒ ESSERE (LETTERALMENTE) LA RADICE DEL PROBLEMA

I problemi legati alle carenze di sostanze nutritive nella coltura della cannabis possono verificarsi anche con una perfetta concimazione delle piante. Nella maggior parte dei casi, la causa principale di una carenza è il pH sbilanciato. La cannabis, infatti, cresce correttamente solo in un preciso e piuttosto ridotto intervallo di pH, grazie al quale riesce ad assimilare le sostanze nutritive. Per il fosforo, il pH ideale a livello radicale dev'essere mantenuto tra 6,2 e 7,0 quando si coltiva in terra, mentre tra 5,5 e 6,2 nelle coltivazioni idroponiche.

Per cui, la prima cosa da fare quando si sospetta una carenza di fosforo è verificare e correggere i livelli di pH nelle zone radicali delle piante.

UN ACCURATO LAVAGGIO DELLE RADICI PER RIPRISTINARE LA SALUTE DELL'APPARATO RADICALE

Il pH sbilanciato nella zona radicale può essere spesso causato dall'accumulo di sali e minerali presenti nel substrato. Per eliminare i sali in eccesso e ripristinare il pH corretto e la salute dell'apparato radicale, dovrete realizzare un lavaggio delle radici, il cosiddetto "flush".

Con lavaggio delle radici ci riferiamo all'innaffiatura delle piante con una generosa quantità di sola acqua a pH bilanciato. Il principio è quello di "lisciviare" verso il basso tutti i sali accumulati. Una volta realizzato il "flush", potete iniziare nuovamente a concimare con le dosi raccomandate di fertilizzante mantenendo il pH su livelli ottimali.

Se coltivate idroponicamente, dovrete lavare accuratamente tutto l'impianto e, eventualmente, preparare una nuova soluzione concimante per il serbatoio d'irrigazione.

IRRIGARE CON CRITERIO

Innaffiare in modo inappropriato le piante di cannabis, soprattutto quando si eccede, può essere un'altra causa di carenza di fosforo. Cercate di irrigare correttamente le vostre piante! Piuttosto di innaffiare frequentemente e con piccole quantità d'acqua, riducete la frequenza e saturate d'acqua la terra nel vaso. Ricordatevi però di lasciar asciugare il terreno prima di procedere con una nuova irrigazione.

Un buon trucco per verificare se la pianta ha bisogno d'acqua è sollevare il vaso per controllare il peso del terreno. È sempre meglio che una pianta di cannabis mostri un leggero appassimento per disidratazione che vederla affogare in un terreno saturo d'acqua. Nel primo caso le piante assetate riusciranno a riprendersi rapidamente, mentre nel secondo potrebbero verificarsi alcuni gravi problemi.

CONTROLLARE LE TEMPERATURE

Le quantità di fosforo che la vostra pianta sarà in grado di assimilare dipendono anche dalle temperature. Quando le temperature scendono al di sotto dei 15°C può verificarsi una carenza di fosforo. Assicuratevi quindi di mantenere le temperature ottimali durante la crescita delle piante.

AGGIUNGERE FOSFORO QUANDO SI PRESENTA UNA CARENZA

Una volta che avrete scartato tutte le altre possibili cause, come ad esempio i valori di pH sbilanciati, gli eccessi d'acqua o le temperature troppo basse, non vi resterà altro da fare che apportare fosforo.

Le miscele di terriccio universale vendute in commercio sono già pre-concimate e contengono quantità sufficienti di fosforo. Quasi tutti i fertilizzanti appositamente formulati per la cannabis contengono buone concentrazioni di questo elemento, soprattutto i concimi per la fioritura. I fertilizzanti minerali liquidi per la fioritura contengono un fosforo di rapida assimilazione, disponibile fin da subito per le vostre piante.

La cannabis ha la capacità di assimilare grandi quantità di fosforo durante tutto il suo ciclo di sviluppo ed è molto raro che ne riceva in eccesso. Inoltre, nonostante il suo elevato consumo, quella di fosforo non è una delle prime carenze a manifestarsi in una coltura di cannabis.

Nonostante ciò, esistono alcune situazioni in cui le piante potrebbero richiedere particolari quantità di fosforo, ad esempio quando crescono sotto luci ad alta potenza o quando fioriscono sotto la luce diretta del sole. Se questo fosse il vostro caso, vi consigliamo di aumentare gradualmente il dosaggio durante la fase di fioritura, in modo da apportare alle piante la quantità di fosforo più appropriata.

SI PUÒ ECCEDERE CON IL FOSFORO?

Nella coltura della cannabis sono molto più frequenti le sovraconcimazioni legate ad altri elementi piuttosto che al solo fosforo. Nonostante ciò, gli eccessi non sono mai benefici per la salute delle piante. I fertilizzanti appositamente formulati per la cannabis possono creare molti altri problemi e altri tipi di carenza nutrizionale prima di provocare squilibri legati al fosforo.

Una volta risolta la carenza di fosforo, le piante dovrebbero recuperare la loro normale crescita dopo alcuni giorni. Come accade per le carenze innescate da altre sostanze nutritive mobili, le piante non saranno più capaci di "riparare" le foglie vecchie, scolorite e sgretolate delle parti più basse, ma i nuovi getti apicali mostreranno un netto miglioramento.