I Modi Migliori per Aumentare le Rese di Cannabis

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Categories : Coltivazione di cannabis

I Modi Migliori per Aumentare le Rese di Cannabis

Man mano che acquisite esperienza nella coltivazione della cannabis, potete sperimentare alcuni trucchi per ottimizzare le vostre rese. Qui vi indichiamo i nostri preferiti.

Coltivare cannabis non è difficile. Con un po' di pratica ed esperienza si può ottenere una ganja di ottima qualità. Per ottenere un'ottima ganja, aumentando drasticamente la produttività di ogni pianta, occorre fare esperimenti e tentativi. Questa è una vera e propria forma d'arte. Il suo scopo è fare in modo che ogni esemplare offra prestazioni ottimali.

Dopo i primi successi con le piantagioni di ganja, potete passare ad un livello superiore tentando di massimizzare le vostre rese. Gran parte di queste tecniche non richiede particolari investimenti. Esistono vari metodi per ottenere rese più abbondanti. Per conoscere le tecniche più adatte alle vostre esigenze dovrete procedere per tentativi ed errori.

La cannabis ha un ciclo vitale piuttosto prevedibile. Inoltre, è una pianta molto adattabile. Ciò significa che è in grado di tollerare ogni genere di difficoltà. Pertanto è molto facile sperimentare in modo graduale, senza correre il rischio di distruggere la piantagione.

Di seguito elenchiamo i trucchi più efficaci per aumentare efficacemente le vostre rese. Fate qualche tentativo. Siamo sicuri che appena capirete come ottenere i massimi risultati dalla vostra grow room con uno sforzo minimo, un sorriso affiorerà sulle vostre labbra.

ANNOTATE TUTTO MINUZIOSAMENTE

Questa non sembra affatto una tecnica per aumentare la produttività. In realtà, si tratta dell'elemento più importante da tenere in considerazione, quando si avvia una piantagione di cannabis. E di certo è l'unico modo per innalzare i vostri rendimenti ad un livello superiore.

Prendendo appunti dettagliati di ogni vostra mossa, potrete controllare le vostre precedenti azioni ed eventualmente correggerle in futuro. Alcune delle attività svolte nella grow room generano conseguenze osservabili dopo giorni o persino settimane. Pensare di poter ricordare ogni singola decisione presa è un errore da principiante.

Che si tratti di carenze nutritive, aggiunta di concimi o additivi, o introduzione di nuove tecniche di coltivazione, annotare ed assimilare ogni informazione è fondamentale per ottenere i migliori risultati.

CONOSCERE OGNI DETTAGLIO DELLA VARIETÀ

Pur seguendo uno stile di crescita intuibile, ogni varietà di cannabis reagisce diversamente rispetto alle altre. Alcune piante hanno bisogno di più nutrimento, altre meno. Certe genetiche tollerano livelli di calore e umidità differenti. Alcune varietà sono più resistenti alla muffa, mentre altre rispondono meglio alle tecniche di training.

Inoltre, ciascuna genetica può esibire diversi fenotipi, ciascuno con necessità ed esigenze diverse. Per questo motivo, i coltivatori più esperti conservano le piante madri (un fenotipo selezionato) delle varietà più note, che producono i semi di miglior qualità. Dalla pianta madre si prelevano i cloni. Il coltivatore farà in modo che essi crescano tutti alla stessa velocità, richiedano la stessa quantità di sostanze nutritive, ed offrano rese ottimali.

Per conservare le piante madri è necessario più spazio ed una pianificazione più accurata. Chi coltiva indoor su scala ridotta non può permettersi questo lusso. Tuttavia, coltivare partendo dal seme non è affatto un ostacolo per ottenere rese fantastiche. Dovete semplicemente scegliere una banca di semi affidabile, che vi fornisca genetiche di buona qualità.

È essenziale conoscere nel modo più dettagliato possibile la varietà che state coltivando. In questo modo potrete fornire un ambiente ottimale e le sostanze nutritive più adatte, permettendo alla pianta di esprimere al meglio le sue potenzialità.

LE DICITURE SULLE ETICHETTE NON SONO TASSATIVE

Sulle etichette dei flaconi di fertilizzante sono indicate cifre approssimative, adatte per chi inizia a coltivare. Sono valori abbastanza generici, concepiti per esigenze standard. Ricordate sempre che ogni varietà può aver bisogno di più o meno concime, e potrebbe essere più o meno suscettibile alla somministrazione di micro-nutrienti.

Una carenza di fertilizzante o una concimazione eccessiva può avere gravi ripercussioni sulle vostre rese finali. Tenendo sotto controllo le vostre piante e consultando gli appunti presi precedentemente, sarete in grado di trovare il perfetto equilibrio, che garantisca il massimo vigore e una crescita rapida delle piante.

Prendete un po' di tempo per studiare le sostanze nutritive essenziali richieste dalla cannabis, soprattutto nelle fasi di transizione. Ad esempio, un integratore di potassio (K) somministrato nella giusta tempistica, poco prima che inizi la fioritura, permette di aumentare notevolmente il numero di cime. Inoltre, ridurrà lo spazio tra internodi e la crescita in altezza durante la fioritura. In più, un'aggiunta di PK (fosforo e potassio), al termine della crescita, può trasformare i piccoli fiori in grosse cime massicce.

L'integratore PK da solo non può fare miracoli. Per essere efficace, la sua somministrazione deve essere programmata in una specifica finestra temporale di 4-7 giorni. Pertanto, fate i vostri tentativi e ricordatevi sempre di prendere appunti.

I Modi Migliori per Aumentare le Rese di Cannabis

LA PRATICA RENDE PERFETTI, QUINDI INIZIATE IL TRAINING

Il training è l'arte di manipolare la crescita delle piante. In genere esistono due ragioni per applicare questa tecnica: il training riduce la crescita verticale e aumenta le rese al tempo stesso.

L'idea di base è quella di spezzare la dominanza delle cime apicali. Le piante di cannabis solitamente investono gran parte delle loro energie nello sviluppo di una cima apicale. Se trattate le piante come se avessero delle cime multiple, questo è proprio quello che otterrete.

Alcune delle tecniche di training più utilizzate sono:

• Cimatura o Topping: Si attua rimuovendo il germoglio apicale. Così facendo si divide lo stelo in due, favorendo lo sviluppo di rami laterali.

• FIM: Simile al topping. Questo metodo consiste nel pizzicare anziché tagliare, lasciando frammenti di germoglio sulla pianta. Se eseguito correttamente, può dar vita a quattro gemme apicali.

ScrOG (Screen Of Green): Guidando la crescita delle piante lungo una rete orizzontale, potete ottenere chiome omogenee e fare in modo che ogni parte della pianta ottenga un'esposizione alla luce ottimale.

SOG (Sea Of Green): Invece di coltivare poche piante di grandi dimensioni, con il SOG si utilizzano molte piante piccole, in genere cloni. Esse fioriscono in anticipo, ma ogni clone sviluppa una cima centrale molto grande.

• Supercropping: Pizzicando uno stelo e piegandolo con delicatezza ad un angolo di 90º, produrrete una lesione. Con il passare del tempo, la pianta riparerà il danno sviluppando un gambo più robusto e spesso, in grado di sorreggere un peso maggiore. Questa procedura può essere utilizzata anche per uniformare le chiome.

AUMENTARE LUCE E CO₂

La cannabis si nutre anche di luce e anidride carbonica.

L'aggiunta di ulteriori lampade è uno dei metodi più testati e certificati per aumentare le rese finali. Monitorando costantemente temperatura e livello di umidità, potete aggiungere lampade fluorescenti compatte, LED, lampadine a scarica (HID), o luci al plasma. Ognuna di esse ha i suoi pro e contro. Tuttavia, in linea di massima, più ce ne sono, meglio è.

Gli integratori di anidride carbonica richiedono un'ambiente di coltivazione professionale e dedicato. In parole povere, la piantagione deve trovarsi in una stanza sigillata e isolata. Avrete bisogno anche di deumidificatori e condizionatori d'aria. L'utilizzo di questi apparecchi aumenterà notevolmente i costi di esercizio.

Per quanto riguarda le prestazioni, però, non c'è niente di meglio di una combinazione di luci ad alta intensità e un'aggiunta di anidride carbonica. Secondo alcune testimonianze, si possono ottenere cime più grandi di circa il 40-60%.

VASI PIÙ GRANDI, FASE VEGETATIVA PIÙ LUNGA

Qui l'equazione è abbastanza semplice. Più il vaso è grande, più saranno grandi le radici, e quindi l'intera pianta. Tuttavia, questa formula racchiude diverse sfumature.

Se passate da un vaso da 5l ad uno con capienza 50l, non significa necessariamente che la vostra pianta produrrà automaticamente dieci volte tanto. Se coltivate indoor, un vaso da 50l può essere eccessivo.
Uno da 5l, tuttavia, può limitare drasticamente la grandezza finale della vostra pianta. Pertanto, potete aggiungere altri vasi da 5 litri e coltivare vari esemplari indoor. Oppure, potete coltivare indoor un minor numero di piante aumentando la dimensione dei vasi a 10, 15, o 20l.

Nelle classiche guide per coltivatori principianti in genere si raccomanda di mantenere la fase vegetativa per 4 settimane, e poi "saltare" ad un ciclo di illuminazione 12-12 che favorisca la fioritura. In realtà però potete prolungare la crescita vegetativa fino a quando volete.

Aumentando le dimensioni dei vasi, le radici cresceranno maggiormente, segnalando alla pianta che può crescere in altezza e in larghezza.
Estendendo la fase vegetativa di qualche settimana, permetterete alle piante di rafforzare e stabilizzare l'apparato radicale. Esse potranno quindi produrre una maggior quantità di cime al momento della fioritura.

Vale la pena prolungare la fase vegetativa di qualche settimana? Solo il vostro raccolto finale potrà rispondere a questa domanda.