Come Il CBD Può Aiutare Contro L'Epilessia

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Categories : Marijuana Medica

Come Il CBD Può Aiutare Contro L'Epilessia

I ricercatori hanno studiato l'efficacia del cannabidiolo (CBD) nel trattamento di una forma di epilessia infantile particolarmente grave, nota come sindrome di Dravet. Sebbene i risultati siano promettenti, emergono anche alcuni aspetti negativi. Ecco i dettagli dell'affascinante ricerca sull'uso del CBD nelle terapie per trattare l'epilessia.

L'allentamento della morsa proibizionista in molte regioni del mondo, compresi Stati Uniti, ha portato numerosi benefici. La maggiore facilità d'accesso ad una pianta un tempo diffamata ha spianato la strada a nuove ricerche sulla cannabis, sui suoi componenti e sulle sue potenziali proprietà terapeutiche.

Dagli studi finora condotti, le sostanze chimiche contenute nella cannabis, i cosiddetti cannabinoidi, hanno la capacità di interagire con il corpo umano in modi molto specifici. I siti recettoriali del sistema endocannabinoide umano sono presenti in tutto il nostro corpo e cervello. I cannabinoidi contenuti nella cannabis attivano questi recettori, producendo importanti effetti sulle funzioni del corpo, nonché sui sintomi di alcune malattie e problemi di salute.

Una delle patologie attualmente più studiate dalla ricerca per i benefici che potrebbe trarre dalla cannabis terapeutica è l'epilessia. Le convulsioni generate da una forma epilettica infantile particolarmente grave conosciuta come sindrome di Dravet sono molto difficili da trattare per la loro elevata resistenza ai farmaci tradizionali. Secondo la ricerca, il CBD potrebbe essere efficace nel trattamento di convulsioni ed altri sintomi della sindrome di Dravet.

CHE COS'È LA SINDROME DI DRAVET

La sindrome di Dravet, un tempo chiamata epilessia mioclonica grave dell'infanzia (SMEI), è una forma di epilessia che può verificarsi sin dalla più tenera età, spesso nella prima infanzia. I bambini affetti da sindrome di Dravet sperimentano sintomi che possono variare da lievi a gravi.

Le convulsioni legate alla sindrome di Dravet possono manifestarsi già nei primi 15 mesi, spesso entro il primo anno di vita. Queste convulsioni sono caratterizzate da febbre e, nella maggior parte dei casi, colpiscono solo un lato del corpo. Possono essere provocate da repentini cambiamenti di temperatura corporea (ad esempio, quando un bambino esce dalla vasca da bagno), ma possono essere innescate anche da luci lampeggianti, stress o infezioni.

Le convulsioni della sindrome di Dravet tendono a durare più di 2 minuti, con crisi epilettiche che possono protrarsi fino a 30 minuti. Questa sindrome può causare diversi tipi di convulsione, incluso lo stato epilettico, che si manifesta sotto forma di crisi continua e ripetuta e che richiede assistenza medica immediata.

I bambini che soffrono di sindrome di Dravet possono mostrare uno sviluppo normale nei primi anni di vita, ma all'aumentare del numero di crisi, la malattia può incidere gravemente sulla loro crescita ed alterare le loro abitudini alimentari, causando problemi di equilibrio e di deambulazione. Altre problematiche associate alla sindrome di Dravet comprendono una maggiore vulnerabilità alle infezioni, problemi nutrizionali, autismo ed altri disturbi.

Si stima che la sindrome di Dravet colpisca tra 1 persona su 20.000 ed 1 su 40.000 in tutto il mondo. Si tratta di una patologia permanente da gestire per tutta la vita con farmaci anticonvulsivanti ed una dieta equilibrata.

Drave Syndrome

CANNABIS PER TRATTARE LA SINDROME DI DRAVET

Secondo quanto riportato da una ricerca pubblicata sul New England Journal of Medicine, il cannabidiolo (uno dei principali composti della cannabis) ha mostrato risultati promettenti nel trattamento di questa malattia. Gli autori dello studio evidenziano la gravità della sindrome di Dravet e ribadiscono la difficoltà nel trattare le crisi epilettiche a causa della loro elevata resistenza ai farmaci.

I ricercatori condussero uno studio in doppio cieco controllato con placebo su 120 bambini e giovani adulti affetti da questa sindrome, con crisi epilettiche resistenti ai farmaci. Ad un gruppo di pazienti fu somministrato CBD, mentre all'altro un placebo. Il cannabidiolo fu assunto per via orale, con un dosaggio giornaliero di 20mg per ogni chilogrammo di peso corporeo. I soggetti seguirono inoltre una terapia standard contro l'epilessia.

I pazienti del gruppo trattato con CBD mostrarono segni di miglioramento: il 43% riportò una riduzione di almeno il 50% delle crisi convulsive mensili, rispetto al 27% del gruppo trattato con placebo. Inoltre, il 5% dei pazienti del gruppo trattato con CBD non manifestò alcuna crisi epilettica per tutta la durata dello studio, un dato di estrema importanza.

Tuttavia, i ricercatori non ottennero solo risultati positivi sulla frequenza delle crisi epilettiche della sindrome di Dravet. I pazienti trattati con cannabidiolo manifestarono anche maggiori effetti collaterali rispetto al gruppo trattato con farmaci tradizionali e placebo. Gli effetti riportati includevano vomito, diarrea e sonnolenza.

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RICERCA SU CANNABIS ED EPILESSIA – CONCLUSIONI

Ovviamente, ci auguriamo che questi effetti avversi non vadano a scapito dei risultati positivi ottenuti dallo studio. D'altra parte, non possiamo certo accontentarci di questi risultati, soprattutto considerando che la ricerca sul CBD e sui suoi precisi meccanismi d'azione è solo agli inizi. Le uniche conclusioni che possiamo trarre da questo studio è che sono necessarie ulteriori ricerche. Tuttavia, la buona notizia è che i risultati parlano da sé e ci auguriamo che possano presto portare ad ulteriori studi sul trattamento dell'epilessia e di altre malattie con la cannabis.