Come Essiccare e Conciare la Cannabis

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Categories : Coltivazione di cannabis

Come Essiccare e Conciare la Cannabis

E così hai coltivato con amore alcune piante di marijuana e stai pazientemente aspettando che completino la loro fioritura. Una volta che i tricomi hanno raggiunto la maturità desiderata, si procede al taglio delle piante e si avvia il processo di essiccazione e concia.

Questo processo inizia nel momento in cui raccogliete le vostre piante di Cannabis e termina quando tutta l'umidità in esse contenuta viene rimossa. Una cima completamente essiccata senza essere stata sottoposta al processo di concia non potrà più essere conciata in un secondo momento reidratando le cime.

In questa delicata fase entrano in gioco diverse variabili ed il processo in sé è fondamentale per poter massimizzare sapori e potenza del prodotto finale. Pur avendo dedicato tempo e sforzi nella coltivazione delle vostre piante di Cannabis, anche il più piccolo sbaglio potrebbe cambiare la composizione chimica di terpenoidi e cannabinoidi, apportando sapori di aghi di pino e fieno (che nessuno vorrebbe mai sentire nelle proprie cime). Invece di aver fretta di conciare la vostra erba per poterla fumare il prima possibile, siate pazienti e avrete la possibilità di degustare per diversi mesi un prodotto di alta qualità, di cui non potrete che andare fieri.

MANICURE DELLE CIME

Prima di mettere ad essiccare le piante, ripulite bene le cime con un'accurata manicure. Eliminate qualsiasi fogliolina inutile e tagliate i rami lasciando una sporgenza di due o tre centimetri di gambo. In questo modo potrete appendere tutte le porzioni di ramo semplicemente agganciandole con una molletta da bucato o con uno spago.

Le foglie devono essere eliminate perché contengono clorofilla che potrebbe intaccare il sapore del prodotto finale. È per questo che è molto importante asportare tutte le foglie più grandi intorno alle cime. La manicure è più facile da realizzare su cime fresche, in quanto le foglie sono ancora sufficientemente idratate e turgide da essere facilmente individuate intorno ai fiori.

Tagliate le vostre piante in una stanza ben illuminata, con un tavolo ed una sedia. Ricordatevi di sedervi sempre in posizione eretta, di procurarvi un buon paio di forbici affilate e di fare pause regolari. Si tratta di un lungo e noioso lavoro ed un intero raccolto può richiedere anche diversi giorni di manicure! Se state coltivando una pianta piena di cristalli di "ghiaccio", ricoperta di tricomi, come la nostra Super Silver Haze Autofiorente, potete sfruttare gli scarti della manicure delle cime per ottenere ottimi hashish o per realizzare deliziosi piatti a base di Cannabis.

ESSICCAZIONE DELLE CIME

Esticcazione delle cimeLa fase successiva è quella dell'essiccazione delle cime. Lo scopo dell'essiccazione è quello di eliminare tutta l'umidità trattenuta nei rami e nelle parti più interne delle cime, ed estrarre i rimanenti zuccheri e resine contenuti nelle piante. Questi ultimi composti fuoriescono dalle cime e cristallizzano una volta in contatto con l'aria.
In questi istanti, la temperatura e l'umidità sono cruciali. Temperature troppo elevate tenderebbero a fare evaporare gli zuccheri delle cime. Troppa umidità, invece, potrebbe facilitare lo sviluppo di muffe. Se la stanza d'essiccazione dovesse essere troppo fredda, le vie arteriose dei rami della pianta tenderebbero a chiudersi, limitando il flusso di resina al di fuori delle cime.

Esistono numerose e complicate tecniche per essiccare rapidamente le cime di Cannabis. Alcune richiedono attrezzature piuttosto costose, ma il metodo più usato dalla maggior parte dei coltivatori "old-school" è quello di appendere le cime in un luogo buio e lasciarle essiccare lentamente. Le tecniche d'essiccazione che impiegano fonti di calore potrebbero degradare parte dei cannabinoidi attivi presenti nelle piante e il contatto diretto con reti o strumenti d'essiccazione potrebbe compromettere i sapori finali. Il modo più naturale e puro di eliminare l'acqua dalla materia vegetale è l'aria fresca. È per questo che è preferibile appendere le cime per eseguire un'adeguata essiccazione.

L'essiccazione troppo accelerata è una delle insidie più comuni tra i coltivatori di Cannabis più impazienti ed inesperti. L'obiettivo, invece, è quello di essiccare il materiale in modo uniforme e lentamente. Il vantaggio principale nell'essiccare lentamente una cima è che consente di ripartire meglio il contenuto di clorofilla. Le parti vegetali ricche in clorofilla tendono ad avere odore di terra che altera i sapori delle cime, diventando poco gradevoli da fumare.

Quando le cime sono ormai raccolte e ripulite, appendetele in un luogo asciutto e nella più totale oscurità. Assicuratevi, però, che vi sia un minimo di circolazione d'aria, per evitare la formazione di muffe. Nonostante ciò, ricordatevi di mantenere sempre al minimo il flusso d'aria, in quanto un getto d'aria diretto sulle piante potrebbe accelerare l'evaporazione dell'umidità residua, riducendo le concentrazioni di THC e rendendo i sapori più aspri e sgradevoli.

Ci teniamo a sottolineare l'importanza di essiccare in un luogo completamente buio. Anche il più insignificante spiraglio di luce potrebbe stimolare le piante a mantenere attiva la fotosintesi, anche dopo essere state tagliate. Inoltre, la respirazione indotta dalla fotosintesi consumerebbe tutta l'umidità delle cime, impedendo alla pianta di trasferire le sue ultime energie verso i fiori. Tale situazione potrebbe essere negativa anche per i cannabinoidi delle piante, degradandoli e riducendo i loro effetti.

Dopo aver appeso le cime a testa in giù per una settimana o due, prelevate una piccola cima e stringetela tra le dita. Al tatto, dovrebbe risultare completamente asciutta, ma non così fragile da sbriciolarsi alla minima pressione. I rametti più grandi dovrebbero essere ancora flessibili, mentre quelli più sottili dovrebbero spezzarsi facilmente tra le dita. La cima che viene staccata dal suo rametto dovrebbe separarsi di netto, senza sollevare strisce di corteccia. Se invece dovesse "sfilacciarsi", significa che il materiale vegetale contiene ancora tracce d'acqua e, quindi, le cime dovranno essere messe ad essiccare ancora qualche giorno, prima di essere riposte nei loro appositi barattoli.

CONSERVAZIONE NEI BARATTOLI

Conservazione nei barattoliIl passo successivo è quello di immagazzinare le cime nei barattoli. Usate barattoli in vetro a bocca larga e chiusura ermetica o, se non doveste averne, piccoli contenitori. I barattoli più grandi tendono a mantenere più a lungo l'umidità e, quindi, il rischio di muffe potrebbe aumentare.

Assicuratevi di usare barattoli con una buona chiusura ermetica (per esperienza, abbiamo imparato che le classiche arbanelle con chiusura ermetica in gomma non funzionano così bene come ci si potrebbe aspettare). I migliori barattoli sono quelli in vetro con tappo a vite, bocca larga, chiusura ermetica e capacità da un litro.

Ogni barattolo dev'essere riempito per ¾ di marijuana, in modo da lasciare un piccolo spazio per l'aria. Agitando il barattolo, le cime dovrebbero muoversi e separarsi. Assicuratevi di mettere le cime completamente asciutte, per evitare che si attacchino tra di loro e diventino terreno fertile per la muffa. Se alcune cime dovessero essere ancora umide, appendetele ancora qualche giorno ed aspettate che completino lentamente la loro essiccazione.

Aprite i barattoli una volta al giorno, per far entrare un po' d'aria fresca e controllare i livelli d'umidità. Siate pazienti. Più tempo dedicherete a questa fase e più saporite e potenti diventeranno le vostre cime di marijuana. Con il passare dei giorni, dovreste iniziare a notare un odore di marijuana sempre più intenso. Se in alcuna occasione doveste avvertire leggeri odori di ammoniaca, vuol dire che ci sono ancora tracce di umidità e bisogna aprire i barattoli, lasciare qualche minuto le cime a contatto con l'aria e richiudere nuovamente il coperchio. Controllando tutti i giorni l'umidità interna dei barattoli potrete anche scuotere le cime, verificare le loro eventuali parti più umide e mantenerle separate.

Se volete precedere con assoluta precisione, allora potete usare un igrometro. Questo strumento vi consentirà di avere una lettura dettagliata dell' UR (Umidità Relativa) di ogni barattolo. L'ideale sarebbe un tasso d'umidità interno del 60-65%. Secondo la nostra esperienza, questo è l'intervallo d'umidità che offre i risultati più professionali.

A volte, le cime che sembravano del tutto asciutte potrebbero riprendere umidità una volta chiuse in un barattolo, anche dopo solo un paio d'ore dall'immagazzinamento. La cima, infatti, tende a "sudare" quando entra nel suo nuovo ambiente. L'umidità che prima era trattenuta nelle zone più interne delle cime, ora si è distribuita su tutta la superficie dei fiori. In questi casi lasciate il coperchio aperto e aspettate che riacquistino una consistenza più secca prima di richiudere.

DOPO TUTTO QUESTO DURO LAVORO ...

ConciataDopo una o due settimane, la vostra marijuana dovrebbe essere ormai perfettamente conciata e pronta per essere fumata. Sarete certi che la vostra erba è completamente essiccata quando, esercitando una lieve pressione sulla cima, il rametto interno si spezzerà facilmente. Assicuratevi di conservare la marijuana in un contenitore opaco ed ermetico. Una varietà di prima qualità, come la nostra Amensia Haze XL Autofiorente, correttamente conciata, può mantenere il sapore e la potenza delle cime anche per alcuni anni.

E questo è tutto! Ci auguriamo che riusciate sempre ad ottenere risultati soddisfacenti dalle vostre piante e vi auguriamo molta fortuna nelle vostre future coltivazioni. Abbiamo appena usato questa tecnica per la concia della Choco Candy ed i sapori sono realmente deliziooooooosi :)